LE ATTREZZATURE DI SUPERLAB
PROPRIETÀ A TRAZIONE IN TEMPERATURA DA -70 A + 300 °C
Proprietà a trazione secondo ISO 527 – ASTM D 638
Le proprietà tensili costituiscono la più importante e semplice indicazione della resistenza in un materiale e possono essere condotte da -70 a +300 °C.
La determinazione richiede la registrazione della curva sforzo-deformazione dei provini quando vengono sottoposti a trazione, con una macchina per prove (dinamometro), lungo il loro asse longitudinale fino alla rottura.PROPRIETÀ A FLESSIONE IN TEMPERATURA DA -70 A + 300 °C
Le proprietà a flessione misurano la capacità di un materiale di essere curvato, cioè la rigidità di un materiale. La determinazione richiede l’applicazione di un carico, con una specificata velocità, al centro di un provino, posizionato di piatto come trave semplice su due supporti e la registrazione della curva carico-spostamento.
PROPRIETÀ A COMPRESSIONE IN TEMPERATURA DA -70 + 300°C
PROPRIETA’ A COMPRESSIONE secondo ISO 604 – ASTM D 695
La valutazione del comportamento di un materiale sottoposto a compressione è una indicazione molto utile per confrontare tra loro diversi tipi di polimeri e possono essere condotte da -70 a +300 °C.TENSILE SET
TENSILE SET secondo ASTM D 412
Questa valutazione meccanica è tipica degli elastomeri termoplastici e/o delle gomme.
Determina la deformazione permanente di un provino, che generalmente viene ricavato da zone piane e/o fogli di determinato spessore, sottoposto ad una determinata deformazione tensile per un determinato tempo e successivamente lasciato a rilassare per tempi definiti.C.O.F. COEFFICIENT OF FRICTION
Coefficiente di Attrito secondo ISO 8295 – ASTM D 1894.
La determinazione del coefficiente di attrito statico e dinamico è importante per i film plastici destinati alla stampa.RESISTENZA ALL’URTO IZOD FINO A -30 °C
Resistenza all’urto IZOD secondo ISO 180 – ASTM D 256
Il valore di resistenza all’urto IZOD è utile nella comparazione di vari tipi o classi di materiali plastici. Nel confronto di un tipo di materiale plastico con un altro, tuttavia, la prova di urto IZOD non dovrebbe essere considerata un attendibile indicatore della totale robustezza o resistenza all’urto.RESISTENZA ALL’URTO CHARPY FINO A -30 °C
Resistenza all’urto CHARPY secondo ISO 179 – ASTM D 6110
Questo tipo di valutazione, che viene condotta sulla stessa macchina di prova (Pendolo), si differenzia dalla Resistenza all’urto IZOD per le diverse dimensioni del provino da utilizzare, per il diverso tipo di supporto e per la diversa forma della parte della mazza che urta il provino.DUREZZA SHORE A-D
Durezza SHORE A-D secondo ISO 868 – ASTM D 2240
Le prove di durezza costituiscono la più importante indicazione della resistenza del materiale plastico alla penetrazione da parte di un organo penetratore con forma prestabilita.DUREZZA ROCKWELL
Durezza ROCKWELL secondo ISO 2039
Le prove di durezza costituiscono la più importante indicazione della resistenza del materiale plastico alla penetrazione da parte di un organo penetratore con forma prestabilita.BALL INDENTATION
Ball Indentation secondo ISO 2039
Le prove di durezza costituiscono la più importante indicazione della resistenza del materiale plastico alla penetrazione da parte di un organo penetratore con forma prestabilita.RESISTENZA AL GRAFFIO
E’ un test che valuta le prestazioni di superficie di un materiale e lo si può condurre sia su provini che su manufatti per valutare la facilità di un polimero ad essere scalfito da corpi estranei con i quali entra in contatto.
“POLIMERI E COMPOSITI”
Il contributo didattico che non può mancare nella pratica quotidiana dei professionisti che a vario titolo operano nel settore delle materie plastiche.
L’opera racconta del mondo dei polimeri, del modo di produrli e di qualificarli, con l’ambizione di favorire lo sviluppo delle applicazioni secondo le aspettative prestazionali attese.
Si può apprendere sul modo di intervenire sulle matrici polimeriche per adeguarle alle tecnologie di trasformazione, con lo scopo di ottenere manufatti qualitativamente e commercialmente competitivi, imponendo agli interventi formulativi un’adeguata attenzione alle ricadute sull’ ambiente, cercando nel contempo di trasferire conoscenza e affezione per i materiali polimerici.